giovedì, gennaio 24, 2008

Fatevene una ragione

"Times are a'changin'", i temi stanno cambiando, gente.
E' giusto che sia così. Ovviamente non sarà indolore. Ci si lamenterà e ci si sbraccierà a destra e a manca per indicare la via giusta. Ma, come al solito, nessuno potrà mai darla.

Mi ricorda un po' il periodo di qualche anno fa, quando lottai strenuamente con Don Michele e gli animatori del mio gruppo per attuare questa semplice idea: il gruppo è per chi ha a cuore il gruppo. Perciò via i rompiballe, i menefreghisti, senza rispetto per niente e per nessuno, bestemmiatori, interessati solo al camposcuola, arroganti ecc. A casaaa!!!
Nonostante l'appoggio dello stesso Don, mi ritrovai più volte da solo. Senza il supporto anche di altri animatori. Mi si riferiva di gente che parlava male di me e del gruppo in panificio... IN PANIFICIO? Ma andate tutti a quel paese! Fosse poi la prima volta.
Io sapevo di essere sulla strada giusta, lo facevo con uno scopo e un modo giusto, rispettoso, cercando di spiegare, motivare, far ragionare. E non me ne sono mai pentito.
La libertà individuale in qualche maniera darà sempre fastidio a qualcuno. Semplicemente perché andrà sempre a cozzare contro quella degli altri, generando problemi.

So come vengo giudicato. So come vengo criticato ed etichettato. So che la gente si reputa meglio di me. So anche che c'è gente che neanche mi vorrebbe, come animatore, che saprebbe fare molto di meglio, che saprebbe aprire ai ragazzi le porte della conoscenza, della fede, della spiritualità molto meglio di me.
Lo so anche io, non ci vuole più di tanto a essere meglio di me. Ma molto più facile sarebbe essere peggio, sapete?
Me l'avete fatta passare molte volte la voglia di fare quello che faccio, facendomi credere che sono sbagliato, escludendomi, deridendomi, ignorandomi.
Ma sapete cosa? Io sono sempre qui! Sarebbe ora di farvene una ragione.
Da qui, non me ne vado! Ho ricevuto una chiamata, quella volta (piccola piccola, vabbeh). Ho una missione da compiere, da portare a termine, non me ne andrò finché non saprò di avercela fatta. E non lo faccio certo per me.

Domenica ne sono successe un po' di tutti i colori, eh? Peccato non ci fossi...
No, non ce l'avevo la maglietta (ma l'ho richiesta), probabilmente non me la sarei mai messa così apertamente, non per mancanza di coraggio, ma per una scelta mia. Ognuno ha i suoi modi di esternare il proprio dissenso, la propria ironia. "Però sempre nel rispetto delle persone e del luogo in cui ci si trova!" Avrà già pensato di scrivermi qualcuno. Beh, non ricordo di aver sentito mai parlare di parolacce, offese, ingiurie, nomi ecc.
Possiamo venire a messa con magliette con scritto "DE PUTA MADRE", vedere ragazze praticamente col culo fuori, sopportare la vista di sta gente che viene a messa solo per mostrare il Woolrich o che so io, e sdegnarsi davanti a una maglietta semplicemente ironica, stupida se volete, solo perché non si vuole accettare il fatto che qualcuno la pensa in maniera diversa? Che se non viene ascoltato in un modo, forse allora ci vuole qualcosa di più aperto, eclatante?
Bigotti.
Ipocriti e bigotti.

Poi sarebbe ora che certi anonimi di cui conosco comunque l'identità prendessero la loro mascolinità in mano e si decidessero a commentare apertamente e in maniera identificabile.
Pensare che li conosco, che so che leggono ABITUALMENTE questo blog, e non abbiano il coraggio di identificarsi, penso sia una cosa che faccia una tristezza esagerata, ma non a me, a loro stessi!

Tra l'altro ho scoperto il blog di una persona che conosco, di cui non conoscevo l'esistenza (del blog, dico).
Aperto dal 2006. Non ne riporto il nome né l'indirizzo, giusto perché se non ne vedo nessuna pubblicità in giro (negli altri blog, intendo), vuol dire che probabilmente preferisce non venga visto da troppe persone. Non preoccuparti, non serve che cambi indirizzo, non ci passerò più.

Boh, direi che per oggi può bastare (alla faccia di chi mi tacciava di avere un tumblr!)

Byeee!!!

6 Comments:

Blogger salvin said...

panifico RULEZ!!!!

24 gennaio, 2008 13:44  
Blogger Alby said...

ouuuuuu anche io ho la maglietta, e me la sarei messa se solo avessi avuto tempo di venire....preferisco la stupidità all'ipocrisia..

24 gennaio, 2008 14:19  
Anonymous Anonimo said...

Mh, Grazie. Per tanti motivi sono contento di conoscerti, davvero.

ps. http://abduzeedo.com/30-color-pattern-inspiration-bikinis

24 gennaio, 2008 20:34  
Anonymous Anonimo said...

Grazie di essere il mio animatore.... nn importa quello ke dicono gli altri.. anke se è pesante.. xo guarda quella ke hai lasciato a noi.. a me e al gruppo..... da quando facevamo acr a oggi.... speriamo sl adesso ke quello ke si stava formando nn vada perso!!! un bacione grande!! ti voglio bene!!!

24 gennaio, 2008 20:56  
Anonymous Anonimo said...

Non voglio entrare in polemica ma voglio solo dire apertamente la mia opinione.
Gli animatori sono persone pubbliche e pertanto devono fare attenzione a come si comportano. Si è animatori non solo in patro ma anche fuori, nella vita di tutti i giorni.
Ci possono essere anche le giuste ragioni (cmq da discutere insieme), ma il comportamento tenuto, per quello che ne so, dato che non c'ero, è stato superficiale e ci sono molte persone che ci sono rimaste male...e quando il male è fatto gratuitamente...che animatori siamo?

27 gennaio, 2008 19:31  
Blogger dD said...

Mah, caro Majo, ogni gesto eclatante si porta dietro complimenti e critiche da varie parti.
E se conti che anche quando sei in buona fede e ti comporti nel bene cmq la gente poi ha da ridire e criticare per 1000 svariati motivi (che includono anche sfruttare i valori della religione quando più gli fa comodo=, allora l'unica cosa che resta è comportarsi secondo il proprio modo di sentire, di pensare.
Perché visto che la gente prima o poi ti tradirà, almeno tu non lo faccia con te stesso!
Ci vediamo alla prox testimonianza!

28 gennaio, 2008 09:45  

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