giovedì, aprile 19, 2007

Perdono

Chiederlo e darlo.

Sempre.

Cosa c'è di più bello e difficile da fare?

Ne vale la pena? Ha senso?

Se conoscete altre strade per la felicità, sono tutt'orecchi...

12 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Io riesco a darlo...ma mi accorgo che quando ci riesco è perchè mi aiuto con la preghiera.

20 aprile, 2007 00:57  
Blogger dD said...

Eh già, la preghiera assume tutto un altro significato e potenza, grazie al perdono.

20 aprile, 2007 09:47  
Anonymous Anonimo said...

Se il torto subito è troppo grande, il perdono diventa un atto di ipocrisia!

20 aprile, 2007 11:17  
Blogger dD said...

No, diventa solo più difficile.
Il perdono vero, con tutto il cuore, con tutto se stessi, rende liberi e salvi. A prescindere che l'altro riconosca o no la colpa di averci fatto del male.

E cmq mi fermo qui, non posso andare avanti a parlare oltre.

Soprattutto con uno/a che non si firma.

Buona vita, dD

20 aprile, 2007 11:31  
Anonymous Anonimo said...

Per essere una persona "adulta" ti mascheri bene dietro all'infantilismo...Se apri un blog devi essere capace a gestire le discussioni che proponi,sia con chi si firma sia con chi resta anonimo!Non sempre serve sapere con chi parli,a volte sarebbe bene concentrarsi sul contenuto...Cresci!
(puoi anche non pubblicarlo,cmq lo leggi)

20 aprile, 2007 17:15  
Blogger dD said...

Mi fermo qui:
perché non c'è nulla cui aggiungere; perché non sono effettivamente in grado di portare avanti una "discussione" su un tema del genere, se non nel "enunciare" una cosa che io vivo e a cui tengo molto;
perché farei solo che danni e mi sentirei un po' una cacchetta.

Forse facevo semplicemente meglio a non scrivere niente a riguardo, ma non certo perché "capace A gestire le discussioni" che propongo. Ma perché - vedi sopra.

Ah, e cmq non è una discussione. E' così, punto.

E COMUNQUE...

A prescindere dall'anonimato, mi sarei fermato comunque, pensavo si fosse capito essendo due CHIARE FRASI SEPARATE.

Perciò, resta solo un fatto.

Che tu sei un CAZZO di anonimo e che come tale puoi solo che dire CAZZATE non firmate con quel CAZZO di anonimo che usi ma col tuo CAZZO di vero nome.

Oh porca vacca adesso che ho "letto" quello che hai scritto mi sento veramente una cacchetta oddio come faccio a comportarmi così come sono INFANTIIIIIIIIIIILEEEEEE ho sbagliato tutto nella mia vitaaaaa
tipregotipregotiprego dimmi il tuo nome incontriamoci CONOSCIAMOCI che ti stringo le mani ti faccio i complimenti diventi il mio dio personale.

anonimo,
ma va cagher va!

20 aprile, 2007 17:31  
Anonymous Anonimo said...

...Appunto...

20 aprile, 2007 18:17  
Anonymous Anonimo said...

...non posti le mie risposte e poi non saresti infantile??...ahahaha

20 aprile, 2007 18:40  
Anonymous Anonimo said...

Mi riferisco alla prima affermazione dell'anonimo circa l'ipocrisia...
L'ipocrisia è propria degli ipocriti, il perdono è proprio dei forti!
Io credo si cresca attraverso il "vero" perdono proprio perchè il "vero" perdono è difficile...
Si perdona il piccolo e il grande torto...chi è VERAMENTE capace di perdonare non distingue il piccolo dal grande, chi lo fa probabilmente si illude di perdonare anche il piccolo...ma dentro di sè...

20 aprile, 2007 19:09  
Blogger gardez said...

dani cazo fagliela vedere a sti cazzo d anonimi d merda!!porca paletta nn ne posso più neankio...e così capisci k fastidio davano a me qnd commentavano, e commentano ancora adesso, nel mio blog...magari è lo stesso sto figlio d sultana araba....maledetti...'NDE CAGHER VA'!!...

Dovremmo perdonare anke questo però...ma contro gli anonimi tutto è concesso, foccalèa!!

Cmq ad un'opera teatrale giorni fa è stato detto: "perdona sempre, anke se s tratta della persona k s sporca le mani del tuo sangue...."

20 aprile, 2007 20:06  
Anonymous Anonimo said...

Io sentivo di aver perdonato (giustificato? Superato? Non aver più sofferto per il torto subito? Cos'è perdonare?) anche la più grave delle offese, ma, avendo cambiato idea della persona che mi ha offeso, non sono riuscito a tornarle vicino di nuovo.

Non sarebbe stato un po' masochista? Un po' ingenuo? Quando sai che una persona è capace di certi atti, si comporta in un certo modo, puoi perdonarla, ma come puoi tornarle amico/a come prima? (Se magari non ricevi manco delle scuse...)

21 aprile, 2007 12:09  
Blogger dD said...

Il perdono, che si dona agli altri, è in verità un regalo che si fa prima di tutto a se stessi.
E' l'unica che ti permette veramente di sanare la ferita che ci è stata inferta. Non sono fondamentali le scuse dell'altro (padre, madre, amico, fratello ecc.), aiutano, ma il perdono viene a prescindere.

E' quello che spegne la rabbia dentro di noi. Che ci fa stare male.
Puoi anche non tornare amico, questa è una cosa che viene dopo, indipendente.

L'importante è che dandolo, starai meglio, porrai la PACE dentro te, e di conseguenza, anche tra te e gli altri.

21 aprile, 2007 14:14  

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