Veni, vidi... produci?

Restare con i piedi per terra, è una buona regola da non dimenticare.
Non è neanche poi difficile rispettarla, se si ha bien chiaro quello che si è visto e si è detto, come in questo caso.
La Videoradio non è propriamente una casa discografica. Lavora nel mondo della discografia, ma non è un etichetta tipo BMG, Sony, EMI o altro che ti dice: "tu suona, al resto ci pensiamo noi".
E' una piccola società con un bel po' di esperienza, con le mani in pasta con la realtà del mondo della musica, che propone a gruppi come noi (non poi tanti, però), la possibilità di avere più visibilità.
In un certo senso, scommette su di te. Forse per la prima volta, un'etichetta discografica, senza una nostra precisa richiesta, si interessa, ascolta sul sito le nostre musiche, ci richiede materiale, ci chiama ad Alessandria e ci dice "Si può fare".
Noi registriamo (a nostre spese), un disco. Un disco, non un demo. 11 brani, tutti (o quasi) nuovi.
Loro, con il master in concessione per un anno, stampano CD e copertina come noi vogliamo, lo mandano in giro alle riviste per le recensioni, ai negozi, alle radio , ne fanno pubblicità su riviste specializzate. A noi ci arriva il 29% sugli utili percepiti. + SIAE. Oltre i costi di registrazione, noi non sborsiamo niente. Ed il CD, la confezione, il libretto, le musiche, insomma tutto il concetto di album è lasciato a noi, senza mediazioni, basta che sia di buona fattura, registrato bene
Entro maggio prossimo molto probabilmente si farà il CD. Forse andremo a registrarlo a Milano. Poi, da metà 2007 e per un anno, la società lo farà girare. E si vedrà il responso, del pubblico e della critica.
Non è ancora detto che questo progetto parta. O meglio: non è detto che questo progetto parta con loro, ma l'apprezzamento ricevuto da questa etichetta ci ha dato una spinta in più, abbastanza potente, anche. E, in viaggio, sia andando che tornando, tutti (o quasi: mancava solo Luca) vivevano questo, ed era ben percepibile: la curiosità, l'eccitazione, la voglia di fare, le idee, le aspettative, i dubbi, le comprensioni, le incompresioni.
Sono stato bene, una giornata particolare, che mi fa ben sperare. Più che per il CD o l'etichetta, per la vita del gruppo. Perché così, se una fine ci sarà (e prima o poi, ci sarà), sicuramente giornate come queste l'allontanano di più, molto di più, fino a non vederla. Per tanto tempo.

dD